La Bottega del Teatro
diretti da Vito Signorile e Tina Tempesta
diretti da Vito Signorile e Tina Tempesta
Corso di formazione e perfezionamento dell’attore
Corso di formazione teatrale per bambini
Corso di Arti Sceniche per la terza età
Corso di Arti Sceniche per diversamente abili
Il Centro Polivalente di Cultura Gruppo Abeliano propone la propria “Bottega del Teatro” per la formazione dell’attore, della durata biennale o triennale, da oltre un trentennio, con esiti lusinghieri, tenendo conto del fatto che moltissimi frequentatori della “scuola” dell’Abeliano, sono diventati attori professionisti, stimati anche in campo nazionale. Non meno importanti sono stati i numerosissimi laboratori organizzati nelle scuole, per studenti lavoratori, e per insegnanti. Un capitolo di grande rilievo, per i valori sociali e umani intrinseci, è costituito da:
“L’arte nel Cassetto”, il laboratorio indirizzato alla cosiddetta terza età, in cui vengono perfezionate e valorizzate le singole capacità e propensioni alla recitazione, alla musica, alla scrittura scenica, all’allestimento scenografico, alla costruzione complessiva di uno spettacolo.
“La Bottega della Fantasia” il laboratorio di teatro totale per bambini e ragazzi, che il Gruppo Abeliano ha sperimentato per una quindicina di edizioni biennali.
L’assenza di una scuola professionale pubblica di arti sceniche si avverte prepotentemente in un Sud sempre più attento ed esigente nel campo della cultura e dello spettacolo e con una quantità sempre maggiore di giovani desiderosi di misurarsi col Teatro. Spesso però, si resta frastornati dalla miriade di “venditori di illusioni” che pullulano in tutta la provincia italiana.
Molto modestamente vogliamo dunque chiarire che il nostro laboratorio, che pure si avvale della collaborazione di studiosi di chiara fama per la parte teorica, ed è condotto da attori e registi che hanno fatto del teatro di parola, che caratterizza la grande tradizione del Teatro Italiano, l’oggetto principe dei propri allestimenti e delle proprie interpretazioni, resta un laboratorio di formazione professionale, nel quale lo studio, l’esercitazione e l’impegno individuale degli allievi, è fondamentale.
La sperimentazione e il lavoro sul campo ci ha portato a immaginare un laboratorio che “appassionasse”, coinvolgendoli da protagonisti, i giovani partecipanti, impegnandoli nella costruzione di un percorso, quello del teatro totale, che potrebbe cambiare la loro vita.
La nostra esperienza ci porta ad escludere immediatamente qualsiasi ipotesi di selezione tramite colloquio. Tutti i partecipanti, anche se in numero superiore a quello previsto come ottimale (n°25 allievi), partecipa ad un laboratorio attitudinale, della durata di un mese, durante il quale non solo vengono verificate le particolari predisposizioni dei partecipanti alla recitazione, alla scrittura, alle tecniche sceniche, alla musica, alla regia ecc. ma si attua una selezione che lascia in campo i più dotati e i più determinati al “gioco” del Teatro.
Il significato che diamo al Teatro Totale.
Dopo aver individuato capacità e particolari attitudini degli allievi, che dovranno sottostare a un disciplinare che viene loro fornito fin dal primo incontro, si cominciano lezioni ed esercitazioni su testi elementari forniti dai docenti e parallelamente si procede, dividendo i ragazzi in gruppi di lavoro, alla graduale costruzione del testo, degli elementi scenografici, delle musiche, dei costumi ecc. abituando gli allievi a risolvere qualsiasi tipo di problema si presenta, man mano che lo spettacolo prende forma, impegnando mente e manualità e soprattutto lavorando in gruppo come una vera e propria compagnia teatrale.
Il laboratorio si divide in cicli annuali della durata di una stagione teatrale (circa 7 mesi) con una cadenza di due incontri settimanali di due ore ciascuno a cui si aggiungono due settimane di prove intensive, quotidiane, per il saggio-spettacolo finale. Il massimo numero di ore viene, ovviamente, dedicato agli aspetti ed esercizi pratici rispetto alla teoria che resta impegno importante e individuale.
Gli stadi successivi di perfezionamento, (corso triennale), moltiplicano difficoltà e impegno e portano gli allievi ad una padronanza, del lavoro, propedeutica ad una vera e propria eventuale professionalizzazione.
Ai coordinatori della Bottega del Teatro Vito Signorile e Tina Tempesta, si affianca uno staff di attori e tecnici della voce e del corpo, per le esercitazioni e le correzioni dei difetti di pronuncia, emissione dei fiati, corretta postura e quant’altro previsto tra le materie di studio.
Docenti impegnati nelle varie discipline n° 8 per totali 180 ore.
Materiale didattico e Attrezzerie per saggio a cura del Gruppo Abeliano.
Una nota a parte merita il laboratorio indirizzato ai diversamente abili che abbiamo significativamente voluto intitolare:
L’arte nascosta
L’esperienza intende favorire l’espressione delle risorse che spesso rimangono “nascoste” nella quotidianità sociale del diversamente abile, offrendo degli spazi privilegiati dove “scoprire” e “osare” linguaggi nuovi di comunicazione.
Il laboratorio, attraverso il gioco e l’esercizio, coinvolgerà una pluralità di componenti sociali ed emotive, favorendo l’attivazione di un processo complessivo di integrazione e crescita dell’individuo.
In tale contesto, la “diversità” di ciascuno diventerà contributo originale per la costruzione dell’evento teatrale, permettendo un protagonismo positivo in una dinamica di non giudizio e libertà di essere.
Esercitazioni e materie di studio
REGOLAMENTO
Ogni allievo è tenuto a: