Anticipazione Corteo nei quartieri periferici (leggende e vita del Santo);
Corteo Storico Tradizionale;
Omaggi al Corteo, a San Nicola e alla Tradizione (seguono il Corteo);
Spettacolazione sul Sagrato della Basilica
Consegna del quadro al Priore della Basilica.
A) CORTEO STORICO NELLE PERIFERIE IL GIORNO 6 MAGGIO:
– La “Caravella” va nei quartieri con spettacolazioni di attori che raccontano i miracoli e la storia del santo in mini rappresentazioni di 30 min.) (3 carri autonomi, ognuno si sposta in due o tre quartieri con 2 attori in costume, 3 saltimbanchi,10 percussionisti e 3trombe); (tot. 6 attori, 10 saltimbanchi, 30 percussionisti, 10 fiati, 3 tecnici) servizio d’ordine comunale
B) CORTEO STORICO DEL 7 MAGGIO:
– Antichi fiati e trombe in costume; (10 + 1) (possibilmente con un suonatore di Ghironda!) (apertura corteo)
– Percussionisti in costume; (15 + 1 primo gruppo)
– Artisti di strada (interpretano gli antichi saltimbanchi e mangiafuoco medievali); (10) – Percussionisti in costume; (15 + 1 secondo gruppo)
– Le mogli dei marinai (popolane con torce, incensiere ai lati, canto/preghiera) ( 60)
– Rappresentazione di tre miracoli (con attori e immagini): 1) la dote alle tre vergini; 2) i tre bambini trucidati dall’oste; 3) i marinai salvati (le 3 scene potrebbero essere corredate ciascuna da un grande quadro dipinto da maestri locali e non (gli artisti pittori di Bari e la stessa Accademia di BBAA) (15 figuranti e 6 portantini in costume);
– Guardie a piedi in costume con lancia e torcia (+torcia di riserva) (15primo gruppo)
– Nobili in costume; (10 coppie )
– la “caravella” dei bimbi (una barca anche questa autotrasportata e scenografata); i bimbi in costume e truccati nei ruoli dei personaggi principali)(la dimensione è quella di una normale barca di pescatori che sembrerà trainata da buoi in cartapesta (cartapestai di putignano);(10 bimbi multietnici in costume e Attore/San Nicola nero)
– Guardie a cavallo (10 professionisti.) (Stunt men di Cinecittà)
– La “Caravella” (nella 1^ edizione Signorile era trainata da due buoi, poi da marinai) con marinai, Il Santo, i frati Lupo e Grimoaldo con Matteo e altri marinai, (Il barcone potrebbe essere semplicemente montato su un camion, completamente mascherato dalla scenografia costituita da: fiancate, poppa, prua e albero con vela; il camion diventa la “caravella” e appare come una grande barca che si muove spinta dal vento)(la stessa è utilizzate nei quartieri il 6 maggio con attori che raccontano i miracoli e la storia del santo); (Collaborazione Accademia di BBAA, tecnici del Petruzzelli, cartapestai di putignano) (62 elementi in costume ( autista e guida completamente mimetizzati);
– Guardie a piedi in costume con spada e torcia (secondo gruppo 15)
C) OMAGGI AL CORTEO E AL SANTO (in coda al corteo):
– un carro di fiori (che ci riporta al maggio barese di un tempo) che interpreta con i fiori la “caravella” col Santo o il Santo in uno dei suoi miracoli)(collaborazione coi fiorai di terlizzi); (sopra il carro tre giovani verginelle che lanciano petali e fiori)
– un carro di cartapesta (omaggio e interpretazione dei cartapestai del Carnevale di putignano al Santo)
– rappresentanze Comunità e popoli in costume tipico;
– rappresentanza pellegrini (Parrocchie Paesi Limitrofi);
– rappresentanza interreligiosa
– rappresentanza autorità civili con vessilli
D) SPETTACOLAZIONE FINALE SUL SAGRATO DELLA BASILICA:
– Rappresentazione della guerriglia civile (marinai e popolani) con Abate Elia che seda gli animi e convince il Vescovo alla costruzione della basilica per rispettare la volontà e il voto fatto dai marinai…(tutti i marinai + i sei attori impiegati nei quartieri nei ruoli dei protagonisti + attore che interpreta Abate Elia (monologo) il quale dopo aver sedato i litiganti chiede al Vescovo Ursone il definitivo consenso alla costruzione della Basilica. All’assenso del vescovo che pronuncia: così sia! Si illumina la facciata della Basilica e parte un coro di ringraziamento al Signore. Campane. Tutti si inginocchiano per la consegna) (coro del Petruzzelli/ scuole private… partecipazione)
E) CONSEGNA DELLE RELIQUIE
Il quadro del Santo proveniente da San Giorgio viene consegnato dai marinai al priore della Basilica
Persone aggiunte x logistica, attrezzi, esigenze varie:
20 assistenti in costume distribuiti in testa a ogni quadro, 3 assistenti alla regia, costumista con assistenti, truccatore con assistenti, squadra tecnici x service spettacolazione Basilica, service audio/luci basilica, 150 torce, 12 incensiere;
Transenne lungo tutto il percorso (comune o sponsor privato);
Servizio d’ordine lungo tutto il percorso (vigili urbani e forze dell’ordine)
Totale silenziamento almeno delle bancarelle lungo il percorso, al passaggio del corteo (disposizione sindacale preventiva con multe ai trasgressori);
Collaborazioni e contributi: Fondazione Petruzzelli, Accademia di BBAA, Pittori, Carnevale di Putignano, Fiorai di terlizzi, Fidanzia, Paulicelli ill. Banche ecc.
DURATA DEL CORTEO…(ore 2,30 circa )
DURATA DELLA SPETTACOLAZIONE ALLA BASILICA…( min. 30 circa)
MONOLOGO ABATE ELIA: … (da comporre e ideare in una sintesi “storica”)
L’EPOCA IN CUI SI SVOLSERO I FATTI:
Dall’anno mille la città di Bari subì tremendi assalti dai Saraceni il più grave di questi avvenne nell’anno 1002, un lungo assedio da cui Bari venne liberata grazie all’intervento della flotta veneziana, guidata dal doge Pietro II Orseolo. Inoltre vi furono numerose rivolte antibizantine, la più importante delle quali fu capeggiata da Melo (1009-1018), che si estese a molte città della Puglia centro-settentrionale. Il dominio bizantino cessò nel 1071, anno in cui prese il potere Roberto il Guiscardo dando inizio alla dominazione normanna. Il 9 maggio 1087, arrivarono a Bari le reliquie di San Nicola, vescovo di Myra, trafugate da marinai baresi. Nel 1089, da parte dell’abate Elia, cominciò la costruzione della Basilica di San Nicola che verrà portata a termine nel1097. Nello stesso anno Papa Urbano II, raggiunse la città per consacrare la cripta della basilica in costruzione e per deporre le reliquie del santo. Cominciò così l’afflusso di pellegrini da ogni parte del mondo. Lo stesso Papa Urbano indisse nel 1098 nella stessa cripta un grande concilio che si proponeva di riconciliare la Chiesa latina con quella ortodossa, divise dallo scisma di Michele Cerulario. L’esito non fu felice, ma la città ne accrebbe enormemente in prestigio, tanto che molte schiere crociate partirono da lì. Il dominio normanno su Bari fu in seguito funestato da ribellioni e da lotte, nonostante la fortuna commerciale della città, che raggiunsero il culmine nel 1156, quando Guglielmo I detto il Malo, assalì e rase al suolo la città, salvando solamente la basilica di San Nicola. Ricostruita un decennio dopo, rifiorì sotto Guglielmo II, che protesse clero e mercanti baresi.