L’onore e la responsabilità di dover rappresentare in qualche modo la Puglia al Salon du livre di Parigi, attraverso la lettura di Poeti e Cantori di Puglia, ha immediatamente moltiplicato entusiasmi, ansie e lavoro preparatorio. Innanzitutto l’indispensabile e, come sempre, affascinante consulenza di Raffaele Nigro, nel costruire quel percorso poetico, da Federico II a Vittorio Bodini, che abbiamo intitolato “IL GIARDINO DELLA PIETRA E DEL SOLE”, che certamente tanto ha contribuito al successo di questa “presenza” pugliese. Poi il gusto e l’intesa, cresciuti con le prove, che si sono instaurati tra il sottoscritto e il bravissimo chitarristaNando Di Modugno con il quale si sono create atmosfere che probabilmente rendono un buon servigio alle bellissime poesie per le quali, ad onor del vero, non vi è stato che il pesante imbarazzo delle tante esclusioni. Ma mentre con le prove si attenuavano le nostre ansie, non si placavano quelle della gentile dottoressa Guarini, come noi preoccupata di “far bella figura”, viste le innumerevoli telefonate attraverso le quali si teneva informata sui nostri progressi. Né possiamo sottacere della perfetta organizzazione della Ex Libris e della gentilezza delle sue rappresentanti. La permanenza parigina ha avuto un solo difetto: la brevità!
L’ingresso al Salon du livre e poi alla Sala Italia non è stato privo di emozione. Ma siamo stati immediatamente “distratti” da una bellissima ragazza che ci è venuta incontro con un sorriso per il quale non ho potuto fare a meno di sussurrare al mio partner: E’ la tipica bellezza francese!
“Benvenuti a Parigi. Sono particolarmente felice che siate qui perché sono anch’io barese, sono la figlia di Pina Belli D’elia. Avrò il piacere di presentarvi al pubblico”.
Qualche minuto dopo eravamo ”in scena” immersi nelle nostre poesie, riportati piacevolmente alla realtà dall’applauso caloroso del pubblico…solo un istante dopo eravamo in volo per l’Italia amareggiati dalla constatazione che a Parigi il tempo passa ancor più velocemente, ma anche, tutto sommato, abbastanza soddisfatti del lavoro svolto e del calore che il pubblico ci ha riservato.